Valle Galeria è un territorio che negli ultimi trenta anni ha visto l'avvicendarsi di diversi conflitti di natura ambientale e sociale. La chiusura della discarica di Malagrotta nel 2013, che ha apportato evidenti trasformazioni al territorio, ha innescato un processo di reinterpretazione dei valori dell'area e una necessaria azione di ricostruzione del paesaggio. L'obiettivo è quello di agire con il paesaggio, riattivare un sistema ambientale e sociale che possa adattarsi alle condizioni attuali e riequilibrarne l'assetto. Al fine di sviluppare questo processo bisogna riconsiderare la permeabilità e non la compattezza, riconoscere gli elementi di conflitto da contrastare, coinvolgere la comunità a riappropriarsi di un territorio dissestato. La strategia prevede tre processi, caratterizzati da sistemi temporali diversi. Restituire valore. Si tratta di un processo di rinaturazione del territorio tramite una nuova copertura boschiva che ricostituisca l’infrastruttura paesaggistica, divisa in quattro sistemi. - Bosco ri-generato (0-50 anni), che mira al rimboschimento dell’area di Macchia Grande. - Bosco di transito (0-20 anni), che circonda l’area della di-scarica in attesa dei tempi di bonifica e connette le zone immediatamente esterne. - Bosco di sosta (0-20 anni), che identifica luoghi di aggregazione sociale. - Bosco coltivato (0-20 anni), destinato alla produzione agricola. Recuperare per riattivare. Il processo punta all’agricoltura come motore di aggregazione sociale, sviluppo dell’economia locale e recupero della qualità ambientale, grazie a quattro tipologie di paesaggio coltivato. - Paesaggi di prossimità, che trovandosi all’interno delle aree edificate influiscono all’interno della comunità. - Paesaggi di transizione, un sistema di essenze vegetali profumate da sostituire con nuove colture. - Paesaggi filtro, essenze vegetali che lavorano per fito-estrazione al fine di depurare le aree inquinate. - Paesaggi di continuità, che mediano la percezione tra coltivazioni esistenti e nuova agricoltura. Trasformare mantenendo. Le aree produttive non funzionanti o in fase di dismissione vengono trasformate in luoghi per la comunità o luoghi i nuovi cicli vitali naturali, che arrivano a contemplare l’abbandono programmato.

Consolidare la tregua, la ricostruzione del paesaggio della Valle Galeria / Celestini, Gianni; Sciarrone, Cristina; Russo, Dalila; Malara, Roberta. - (2015).

Consolidare la tregua, la ricostruzione del paesaggio della Valle Galeria

Celestini, Gianni;Sciarrone, Cristina;Russo, Dalila;Malara, Roberta
2015

Abstract

Valle Galeria è un territorio che negli ultimi trenta anni ha visto l'avvicendarsi di diversi conflitti di natura ambientale e sociale. La chiusura della discarica di Malagrotta nel 2013, che ha apportato evidenti trasformazioni al territorio, ha innescato un processo di reinterpretazione dei valori dell'area e una necessaria azione di ricostruzione del paesaggio. L'obiettivo è quello di agire con il paesaggio, riattivare un sistema ambientale e sociale che possa adattarsi alle condizioni attuali e riequilibrarne l'assetto. Al fine di sviluppare questo processo bisogna riconsiderare la permeabilità e non la compattezza, riconoscere gli elementi di conflitto da contrastare, coinvolgere la comunità a riappropriarsi di un territorio dissestato. La strategia prevede tre processi, caratterizzati da sistemi temporali diversi. Restituire valore. Si tratta di un processo di rinaturazione del territorio tramite una nuova copertura boschiva che ricostituisca l’infrastruttura paesaggistica, divisa in quattro sistemi. - Bosco ri-generato (0-50 anni), che mira al rimboschimento dell’area di Macchia Grande. - Bosco di transito (0-20 anni), che circonda l’area della di-scarica in attesa dei tempi di bonifica e connette le zone immediatamente esterne. - Bosco di sosta (0-20 anni), che identifica luoghi di aggregazione sociale. - Bosco coltivato (0-20 anni), destinato alla produzione agricola. Recuperare per riattivare. Il processo punta all’agricoltura come motore di aggregazione sociale, sviluppo dell’economia locale e recupero della qualità ambientale, grazie a quattro tipologie di paesaggio coltivato. - Paesaggi di prossimità, che trovandosi all’interno delle aree edificate influiscono all’interno della comunità. - Paesaggi di transizione, un sistema di essenze vegetali profumate da sostituire con nuove colture. - Paesaggi filtro, essenze vegetali che lavorano per fito-estrazione al fine di depurare le aree inquinate. - Paesaggi di continuità, che mediano la percezione tra coltivazioni esistenti e nuova agricoltura. Trasformare mantenendo. Le aree produttive non funzionanti o in fase di dismissione vengono trasformate in luoghi per la comunità o luoghi i nuovi cicli vitali naturali, che arrivano a contemplare l’abbandono programmato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1122968
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